Investire in materie prime è un modo per diversificare il proprio portafoglio e proteggere il valore del denaro dall’inflazione. Le materie prime come oro, argento, petrolio e gas naturale sono beni fisici che possono essere rifugio durante le incertezze economiche o periodi di elevata inflazione.
A differenza delle azioni e delle obbligazioni, il mercato delle materie prime (anche chiamate in inglese “commodities”) tende a muoversi indipendentemente dai mercati finanziari tradizionali. Ciò può minimizzare i rischi attraverso la diversificazione.
Tuttavia, per molte altre materie prime, potreste anche considerare contratti forward o future, che sono accordi specifici per acquistare o vendere una materia prima a un prezzo predeterminato in una data futura.
Tra le altre opzioni da considerare, vi sono i fondi comuni d’investimento ed ETF (Exchange Traded Funds), queste ultime replicano le performance di un paniere composto da svariati tipi di commodity e perfino azioni possedute da società operanti nel settore delle materie prime.
Mentre valutate se e come investire in materie prime, tenete presente che ogni approccio ha livelli specifici di rischio ed è necessario avere una buona conoscenza del mercato per fare soldi con esso.
Prima di investire, informatevi adeguatamente per decidere quale metodologia e strategia di trading si concilia meglio con i vostri obiettivi finanziari e la vostra tolleranza al rischio.
Iniziare un percorso di investimento nelle materie prime implica la comprensione dei loro fondamentali: cosa sono, le varie categorie disponibili ed il loro ruolo cruciale nell’economia globale.
Materie prime sono risorse naturali che costituiscono la base per la produzione di beni di consumo ed industriali. Vengono scambiate su mercati specifici, dove l’offerta e la domanda ne determinano i prezzi. Tra gli esempi più comuni ci sono il petrolio, il gas naturale, e come abbiamo detto, l’oro e l’argento.
Le commodities si dividono principalmente in queste tipologie:
Le materie prime sono importantissime per un’economia del mondo sana. Contribuiscono alla produzione industriale ed energetica; influiscono sui mercati finanziari; fungono spesso da strumento di copertura contro l’inflazione. Infatti, rappresentano una parte integrante della diversificazione del portafoglio d’investimento, e ne sono una componente chiave – sia per le grandi società di investimento, che per i trader al dettaglio.
Investire in materie prime richiede una buona comprensione di varie strategie di investimento e di money management, per la gestione del rischio e l’ottimizzazione dei rendimenti.
L’investimento diretto nella materia prima prevede l’acquisto fisico delle stesse come oro o petrolio. Questo è possibile soprattutto per le materie che possono essere conservate senza deteriorarsi. Tuttavia, il cosiddetto investimento indiretto suggerisce l’utilizzo di azioni di società operanti nel settore delle commodities; oppure in fondi comuni d’investimento che comprendono tali aziende e quote societarie nei loro portafogli.
Esistono diversi strumenti finanziari per investire nelle materie prime indirettamente:
È essenziale avere un’ampia comprensione del mercato delle materie prime. Dovete tenere traccia di indicatori economici globali, tendenze del mercato e fattori geopolitici e storici che influiscono sui prezzi.
Il tempismo è fondamentale; essere in grado di entrare ed uscire dal mercato può fare una enorme differenza tra profitto e perdita.
Utilizzare entrambi questi metodi consentirà di prendere decisioni più informate su quando acquistare o vendere materie prime.
Investire nelle materie prime implica necessità di strategia di gestione dei rischi e approccio mirato alla diversificazione del portafoglio al fine di controbilanciare i rischi specifici collegati a tali investimenti.
Le variazioni nei prezzi possono essere altamente volatili nelle materie prime, spesso come risultato dei cambiamenti meteorologici, catastrofi naturali o dinamiche politiche mondiali. La liquidità potrebbe anche andare da bassa ad estremamente alta, rendendo difficile a volte entrare o uscire da una posizione. È importante essere consapevoli dei rischi geopolitici e delle fluttuazioni delle valute in quanto possono influenzare il valore delle materie prime in modo significativo.
La copertura, o hedging, può essere effettuata utilizzando strumenti come futures, opzioni e prodotti finanziari derivati.
Come abbiamo anticipato poco fa, i contratti denominati ‘futures’ consentono di bloccare l’asset ad un prezzo futuro; mentre le opzioni offrono il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare o vendere l’asset ad un predeterminato prezzo, in un secondo momento. Utilizzare questi strumenti richiede però una conoscenza approfondita del mercato ed una attenta valutazione del rapporto tra costo dell’assicurazione contro il rischio e il potenziale ritorno degli investimenti.
La diversificazione è altamente fondamentale per ridurre il rischio complessivo del proprio portafoglio d’investimento. Integrare le materie prime con altri asset class (quali azioni, obbligazioni, ETF e criptovalute) può essere una strategia utile se queste non sono correlate o hanno correlazione negativa con il mercato delle materie prime.
Il consiglio degli esperti di TradersBest: pensate ad investire in una varietà di vari tipi di materie prime comprese quelle energetiche, metalli ed agricole al fine di ammortizzare gli impatti di eventuale volatilità in un singolo settore (come ad esempio, quello tecnologico).
Ci sono particolarità legali e fiscali che si dovrebbe conoscere quando si fa trading online sulle commodities. La regolamentazione specifica e le implicazioni fiscali possono avere un impatto significativo sull’adeguatezza dell’investimento ed i rischi ad esso associati.
Le regole variano in base alla giurisdizione ed al tipo di commodity per le materie prime. Se si decide di fare trading online sulle materie prime utilizzando gli strumenti finanziari come i future, vi troverete ad operare nei mercati regolamentati come il CME o il NYMEX.
È importante verificare la conformità delle transazioni dei prodotti finanziari con le leggi ed enti di controllo locali, quali la CONSOB italiana o la SEC negli Stati Uniti.
Le implicazioni fiscali, ovvero ciò che comporta l’effettiva tassazione delle imposte per ciascun trader, è determinato dal paese di residenza fiscale ed il prodotto di investimento.
Prima di intraprendere un investimento importante, è preferibile consultarsi con un consulente fiscale per valutarne la tassazione ed il carico fiscale complessivo e conoscere le modalità ottimali per la dichiarazione dei redditi ed il pagamento delle imposte.