Ad oggi, il mondo dei mercati finanziari vede sempre più utenti sviluppare strategie efficaci per le loro operazioni di trading, consentendo di effettuare previsioni più accurate in vista di nuovi movimenti di prezzo. A tal proposito, la strategia del trend following è molto popolare, in quanto consente di individuare un trend di mercato ed eventuali inversioni repentine.
Cavalcare il trend, nella maggior parte dei casi, può portare ottimi risultati in termini monetari, ma ci sono numerosi elementi da tenere in considerazione prima di effettuare una strategia di questo tipo.
D’altronde, per quanto una strategia possa essere efficace e precisa, il rischio di perdita è sempre dietro l’angolo, motivo per cui bisogna attuare il giusto approccio onde evitare situazioni spiacevoli.
In questa guida vedremo nel dettaglio il significato di trend following, il funzionamento della strategia e alcuni suggerimenti su come utilizzarla.
Come suggerisce il termine, la strategia del trend following, definita talvolta anche come trend trading, consiste nell’attuare un approccio in cui l’unico obiettivo è quello di individuare e successivamente seguire le tendenze di mercato (dall’inglese “trend” e “to follow”).
La differenza con gli altri metodi è abbastanza chiara, in quanto generalmente i trader cercano di prevedere la direzione del mercato, cercando però dei precisi momenti di entrata e di uscita, che finiscono talvolta per causare delle perdite piuttosto che dei profitti.
Al contrario, tramite le strategie di questo tipo è possibile capire se il mercato ha una tendenza rialzista o ribassista su diversi lassi temporali. Una volta individuata la direzione del mercato, generalmente prevista nel medio o lungo termine, il trader cerca di cavalcare il trend il più possibile, cogliendo al contempo occasioni di trading quando si manifestano movimento di prezzo importanti.
Questo è un po’ diverso da altre strategie di trading, in cui generalmente si tende ad individuare un momento di inversione per entrare o uscire dal mercato.
Tutto ciò rende la strategia davvero importante per trader e investitori che vogliono ottenere profitti nel lungo periodo, anche perché le decisioni possono essere prese con più consapevolezza e con un maggior quantitativo di informazioni.
Per comprendere appieno il funzionamento, però, bisogna prima capire cosa sono le trendline, strumenti di fondamentale importanza per il trend trading.
Per identificare la direzione di un trend, bisogna usare le cosiddette trendline, letteralmente delle “linee di tendenza” che permettono al trader di attuare la propria strategia e di effettuare previsioni accurate.
Chiaramente, non si tratta di linee disegnate “a caso” all’interno del grafico, ma di guide che permettono di confermare la direzione del mercato in un determinato arco temporale (time-frame).
In termini semplici, la trendline non è altro che una linea che collega almeno due punti di prezzo all’interno del grafico, e viene tracciata per dare una rappresentazione visiva del trend di mercato.
Com’è facile intuire, una linea può andare verso l’alto, verso il basso, o semplicemente prendere una direzione piatta e lineare. A seconda della direzione, si individuano trend rialzisti, trend ribassisti o laterali.
Nel primo caso significa che il prezzo di mercato dell’asset tenderà a salire verso l’alto, mentre nel secondo si prevedono movimenti ribassisti. Nel terzo caso, invece, si parla di lateralizzazione, ovvero un periodo in cui i prezzi non variano molto, che può essere sfruttato per effettuare strategie di scalping non troppo rischiose.
Quando si tracciano le trendline all’interno del grafico, vengono individuati degli elementi chiave che permettono ai trader di impostare operazioni di entrata e di uscita per minimizzare i rischi.
Tra questi ci sono i supporti e le resistenze. Nel primo caso, si parla di supporto quando la trendline si muove verso l’alto, indicando che i prezzi tenderanno a rimbalzare sulla linea che, appunto, supporta il trend rialzista dell’asset.
La resistenza, invece, è quasi sempre rappresentata da una linea ribassista, indicando che i prezzi faranno fatica a “bucare” la trendline, a meno che i tori non si impegnino in massa a spingere il prezzo verso l’alto. Inoltre, sul livello della resistenza si può riscontrare una forte pressione di vendita, che porterà il trader ad impostare delle operazioni “take profit” sul suddetto livello.
Per quanto riguarda i punti di entrata e di uscita, il trader può impostare delle operazioni long quando ci si sta per avvicinare ad una trendline ascendente. Andando long, l’utente può appunto cavalcare il trend e massimizzare i profitti. Lo stesso accade in modo speculare quando ci si avvicina ad un trend discendente, durante il quale si apriranno posizioni short.
In questo senso, l’arco temporale di riferimento gioca un ruolo cruciale, in quanto a seconda del timeframe impostato si possono inviduare diverse trendline. D’altronde, può capitare che l’asset abbia un trend ribassista nel breve termine, ma che il trend nel lungo termine sia fortemente rialzista.
Adesso che abbiamo capito le trendline cosa sono, cerchiamo di capire come identificare un trend rialzista. Come già accennato, un trend di questo tipo indica una tendenza di mercato positiva, che può portare all’apertura di posizioni long.
Uno degli indicatori principali per individuare un trend ascendente è rappresentato dalla formazione di massimi e minimi sempre più alti. In poche parole, il prezzo massimo e il prezzo minimo dell’asset, all’interno di un certo arco temporale, sono sempre più alti, creando una sorta di grafico “a gradini” che delineano appunto un movimento rialzista.
A questo dato si possono incrociare le medie mobili, di cui una a breve termine e una a lungo termine. Se la media mobile a breve termine incrocia quella a lungo termine, allora si può prevedere una tendenza al rialzo, in quanto si viene a creare il cosiddetto “golden cross”, un pattern che indica movimenti ascendenti.
Inoltre, si può utilizzare l’indicatore RSI, ovvero un indicatore oscillatore che permette di misurare con quanta velocità variano i prezzi. Se il valore dell’RSI è sopra i 70 per un lungo periodo, allora il mercato è ipercomprato, indicando quindi una tendenza rialzista. Bisogna però fare attenzione, in quanto un mercato ipercomprato potrebbe preannunciare un’inversione dei prezzi.
Per avere ulteriori conferme, infatti, si possono analizzare i volumi, che permettono appunto di avere una maggiore certezza. Un gran livello di volumi, d’altronde, suggerisce un forte interesse di acquisto da parte dei trader.
In modo speculare all’individuazione di un trend ascendente, il trend ribassista può essere individuato tenendo conto di alcuni elementi importanti. Come prima, guardare i massimi e i minimi è fondamentale, in quanto se si crea uno schema ribassista nel grafico causato dalla registrazione di prezzi sempre più bassi, questo può segnalare un movimento al ribasso.
Il dato può essere incrociato con le medie mobili: se le linee relative alla media mobile del breve termine incrociano quelle della media a lungo termine, formando il pattern conosciuto come “death cross”, allora si può prevedere una conferma del movimento al ribasso.
Tramite l’RSI possiamo ottenere ulteriori conferme analizzando la salute del mercato. Se l’RSI si trova sotto il valore 30, allora il mercato risulta ipervenduto, quindi si possono prevedere movimenti al ribasso. Per confermare il tutto, come già spiegato sopra, si possono monitorare i volumi, che se sono bassi possono indicare una forte pressione di vendita.
A ciò si aggiungono i pattern come il modello testa spalle, i triangoli discendenti e ascendenti, il double top o double bottom e così via, che permettono di avere ulteriori conferme in vista di una previsione rialzista o ribassista.
Se sai già come fare trading online, sai sicuramente che l’hedging strategy è un’ottima strategia per coprire il rischio correlato all’investimento. In poche parole, si aprono contemporaneamente posizioni di acquisto e di vendita con un livello di rischio uguale per entrambi i casi.
La strategia può essere attuata su un singolo asset o su due asset diversi, che però dovrebbero essere correlati in modo che il rischio sia più o meno lo stesso. In poche parole, l’hedging consente di compensare una delle due posizioni andando in profitto con l’altra.
Spiegato in termini più semplici, se l’operazione A ha un rischio massimo di 100$, l’operazione B deve consentire di ottenere un profitto di almeno 101$, in modo che anche in caso di perdita il trader riesca comunque ad ottenere un guadagno.
Per condurre una strategia di hedging, si può procedere come segue, se operiamo nei mercati forex:
In questo caso, gli ordini di acquisto e vendita presentano degli asset inversamente correlati tra loro, nel senso che se l’euro sale, generalmente il franco scende di valore. Così facendo, se dovessimo perdere l’ordine di vendita, saremmo comunque in profitto grazie all’ordine di acquisto e viceversa.
Ovviamente, l’hedging richiede una certa esperienza e, soprattutto, implica l’utilizzo di più strumenti, che però non dovrebbero essere mai troppi onde evitare di sbagliare i calcoli.
I vantaggi dell’uso del trend following sono molteplici, tant’è che numerosi trader utilizzano questo approccio per mitigare il rischio e avere un quadro più chiaro della situazione. Il primo vantaggio è rappresentato appunto dal minor rischio correlato, in quanto individuare un trend nel medio o lungo termine consente di prepararsi a dovere in vista di un eventuale rialzo o ribasso.
Inoltre, a differenza di chi opera in modo molto frequente cercando continuamente punti di entrata e di uscita, il trend following permette di commettere meno errori, facendosi influenzare meno dall’emotività e riducendo al minimo il numero di operazioni.
Difatti, piuttosto che entrare e uscire dalle varie posizioni, chi opera seguendo il trend cerca di accumulare il più possibile un determinato asset per poi apprezzare i guadagni durante l’esplosione di mercato, almeno per quanto riguarda coloro che puntano al rialzo.
Allo stesso modo, chi punta al ribasso aspetta solitamente l’inizio del trend per poi aprire posizioni short in vista di un calo repentino di mercato, ottenendo profitti considerevoli soprattutto nei momenti di crash generale.
In tal senso, il vantaggio sta nel fatto che il trader ha tutto il tempo di individuare i trend, impostando vari time-frame e operando a seconda delle proprie preferenze. Tuttavia, diversi trader operano in modo tradizionale in quanto attuare una strategia di questo tipo richiede non solo una buona capacità di analisi tecnica, ma anche un certo livello di pazienza, che spesso i trader principianti non hanno.
Non esistono piattaforme migliori di altre per attuare la strategia del trend. Tuttavia, alcune piattaforme non dispongono degli strumenti di analisi giusti per effettuare le varie previsioni. In tal senso, sottolineiamo che le recensioni su Capex e le opinioni su eToro sono particolarmente positive, in quanto si tratta non solo di due dei migliori broker disponibili, ma anche di due società molto solide all’interno di questo settore.
Inoltre, dispongono di tutti gli strumenti necessari per effettuare analisi accurate e precise, permettendo al trader di operare in modo informato e consapevole.
Abbiamo visto come la strategia del trend following possa tornare utile per molti trader che vogliono operare, soprattutto nel medio o lungo termine, mantenendo un basso profilo di rischio e avendo tutto il tempo per effettuare le proprie analisi.
Il consiglio, per operare secondo questo tipo di strategie, è quello di imparare almeno le nozioni di base sull’analisi tecnica, in modo da poter studiare in maniera approfondita i grafici e capire come muoversi a seconda delle previsioni effettuate.
Per il resto, non dimenticare di consultare gli altri articoli e guide che trovi su TradersBest, così da affinare le tue abilità!